Il mio nome è Tommaso.

Sono nato a Trieste 30 anni fa.

Da bambino sapevo già che cosa avrei fatto da grande:

Il monaco.

Giuro, non sto scherzando. È la verità!

Infatti, mi affascinava molto la figura dello Jedi dell’universo fantastico di Star Wars: un individuo dotato di spada laser che persegue gli ideali di purezza, armonia e rispetto verso tutte le forme di vita con il fine di mantenere la pace.

C’era solo un piccolo problema:

Fare il monaco non mi sembrava affatto accattivante!

All’epoca mi interessava solo divertirmi il più possibile in compagnia dei miei amici.

Così rifiutai quella chiamata, ma arrivato a vent’anni…

Entrai in crisi.

Frequentavo il corso di ingegneria all’Università di Trieste e, causa della mia timidezza, ansia ed insicurezza, non riuscivo mai ad ottenere i risultati che volevo:

Avevo una vita sentimentale insoddisfacente, ero indietro con gli esami e soprattutto non ero capace di esprimere me stesso.

Mi detestavo.

Però, proprio quando tutto sembrava perduto, fui aiutato da una persona:

La mia terapeuta.

Era una donna anziana, bella ed elegante con uno sguardo molto profondo.

Aveva una capacità di ascolto, di osservazione e di attenzione davvero fuori dal comune come quella di un vero Jedi.

Mi affascinava molto, ma al tempo stesso mi faceva sentire a disagio…

La mia mente era scettica:

“Chi era questa donna?”

“Che titoli di studio aveva?”

“Mi avrebbe veramente aiutato a risolvere i miei problemi?”

Per fortuna, tutti questi dubbi si sciolsero come neve al sole.

Mi ricordai una frase:

“L’uomo teme tutto ciò che non ha ancora conosciuto” o… qualcosa di simile.

Così presi coraggio e mi confidai con lei.

Fui premiato:

La signora, infatti, mi aiutò a riabbracciare la mia vocazione da monaco:

Imparai a condividere pensieri, sentimenti ed esperienze con gli altri.

Ritrovai la tranquillità, la pace e la sicurezza.

Ritornai ad amare l’introspezione, la solitudine e l’assistenza.

Compresi quindi la mia missione in questa vita:

Dare sollievo alle sofferenze dell’umanità a partire dal momento presente.

Ecco, questo è tutto.

Anzi no.

C’è ancora un pezzo di storia che ti vorrei raccontare: è quella che potrei vivere con te.

Quindi se l’idea ti stuzzica, facciamo squadra e scriviamo la nostra storia assieme!